La Suprema Corte, ribadisce gli elementi necessari affinché si configuri l'ipotesi di mobbing:
a) più comportamenti persecutori, sistematici e per un periodo prolungato tenuti dal datore di lavoro (suoi preposti, sostituti, ecc. , ma anche da colleghi)
b) lesione della salute, della personalità e della dignità del dipendente
c) nesso di causa/effetto tra i comportamenti citati e lo stato psicofisico conseguente del lavoratore/trice
d) esistenza dell'animus (intento) persecutorio che deve essere comune a tutti i comportamenti lesivi.
Inoltre, la Corte precisa che nella domanda di risarcimento dei danni da mobbing si ritiene compresa.